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Gli assemblati

Dimenticato dall’utenza media, quella che si accontenta di un pc per lavorare in ufficio o di un computer per studio che si è rivolta ai brand computer prefiniti e omologati, il computer assemblato è tornato in voga soprattutto tra gli appassionati di videogiochi, di montaggio video, di photo-editing professionale e per i professionisti del CAD tridimensionale.

Il personal computer assemblato è da sempre la soluzione migliore in quanto viene disegnato su misura delle proprie esigenze e sovente è strutturato utilizzando le soluzioni tecniche migliori che sono presenti sul mercato, scelte ragionate non meramente del prezzo finale ma dalla qualità e dalle prestazioni della varie componentistica nell’ottica del buon funzionamento della soluzione finale.

Disegnato su misura delle proprie esigenze…

 

Infatti se il PC di serie viene costruito dai vari brand a partire da un prezzo predefinito che deve risultare appetibile rispetto al prezzo medio del prodotto dei competitor per le  varie fasce utenza, creando spesso pesanti squilibri tra le prestazioni di CPU rispetto alla scheda madre (componente sconosciuto ai più ma in realtà estremamente importante per concertare il funzionamento di tutto l’elaboratore),  il computer assemblato essendo un pezzo unico – tagliato su misura e destinato a durare nel tempo – non è soggetto a queste logiche distruttive.

Per la costruzione di un computer a misura è necessario fare delle scelte ponderate sulla componentistica in merito principalmente al  processore e alla scheda madre, cabinet e alimentatore, memoria e hard disk, unità ottiche e schede aggiuntive, scheda video e monitor.

Innanzitutto bisogna dire che alcuni  sono legate ad altre, la scelta di un particolare processore e di una scheda video prestante di fatto obbliga l’acquisto di una scheda madre altrettanto potente, oltre che di un alimentatore adeguato ad alto rendimento e di un cabinet adeguatamente raffreddato.

Con questo articolo cerchiamo di dare alcuni spunti per chi desidera acquistare un computer assemblato.

Processore e scheda madre

I processori da PC o da workstation (comunque soluzioni stand-alone) si dividono principalmente in base alla tipologia di socket. Lo zoccolo LGA 1120 è nato per soluzioni di memoria Dual-Channel per processori a partire dal Celeron sino ad arrivare al Core i3, Core i5 e Core i7.

La momento siamo arrivati alle 10 generazione di processori (chiamati Comet Lake-S), ma sono ancora in commercio le piattaforme e i processori di nona generazione.

Esiste poi una fascia superiore basata su socket LGA 2011 chipset X99 adatta ai processori per i Workstation, ad alte prestazioni con la gestione della memoria RAM in quadri-channel e un nuovo socket LGA 2066 chipset X299 per processori di Skylake-X e Kaby Lake-X con il nuovo processore i9-7900X che sostituirà a breve la piattaforma LGA-2011
E’ importante altresì il chipset della scheda madre che di fatto è quello che gestisce tutta la logica della main board. Tra tante soluzioni, i chipset Intel sono considerati i migliori, al momento esistono i chipset
H470 Z490 studiati per i processore di 10′ generazione. La differenza tra i modelli H e Z consiste principalmente nel fatto che i chipset della linea Z sono progettati per i processori della serie K – quelli overcloccabili oltre a supportare la tecnologia nVidia SLI per scheda video multiple oltre ad avere un numero maggiore di linee PCIe.

Ricordo inoltre che i processori intel della serie K e quelli in TRAY non comprendono il dissipatore, è quindi necessario aggiungere – nella configurazione di PC, anche una soluzioni di dissipazione ad aria o a liquido.
Anche la componentistica utilizzata nella motherboard deve essere di ottima qualità.

Alcuni brand propongono soluzioni molto performanti, altri pubblicizzano proposte che durano nel tempo come l’uso di condensatori giapponesi che hanno durata superiore a quelli standard o particolari accorgimenti sulla protezione dei circuiti stampati e sulla dissipazione ottimale del calore.

Un processore Core i3 o Core i5 è normalmente più che sufficiente per un utilizzo medio del personal computer mentre un Core i7 è più consigliato per i gamer evoluti.

I processori Comet Lake-S sono quelli di decima generazione…

Cabinet e alimentatore

 

Scelta molto legata allo spazio che si ha a disposizione ma in stretto rapporto con la tipologia di macchina che si vuole costruire. I cabinet piccoli utilizzano schede madre MicroATX o uATX che permettono poche espansioni e normalmente hanno già alimentatori proprietari installati a bordo. Questo non permette la sostituzione della PSU con prodotti più preformanti e possono metterci nei guai in caso di rotture degli stessi fuori dal periodo di garanzia. Cooler master, Corsair e Cougar propongo decine e decine di cabinet dalle forme più fantasiose, sicuramente i videogiocatori più accaniti saranno ammaliati dalle nuove soluzioni spaziali con ventole silenziose e luminose e pannelli laterali trasparenti.

Un buon alimentatore è importante

Una particolare attenzione deve essere prestata nella scelta degli alimentatori. E’ consigliabile un alimentatore ad alto rendimento che scalda meno rispetto ai prodotti più economici e restituisce circa il 90% della corrente assorbita. Gli standard 80Plus Bronze, Silver e Gold garantiscono un ottima qualità. Le schede video performanti, il numero e la tipologia di hard disk richiedono alimentatori dai 650 watt in su. Verifica sempre l’assorbimento di corrente di questa componentistica.

 

La scelta del cabinet è importante…

Memoria e hard disk

Oggi quasi tutte le soluzioni prevedono almeno 4 Gigabytes di memoria, è da preferire soluzioni con 8 Gb. o 16 Gb. di memoria RAM solo per determinate applicazioni molto avide di memoria quali CAD/CAM o multi-tasking molto spinti. I processori a partire dalla 5′ generazione, utilizzano memorie di tipo DDR4 che permettono grosse capacità in un singolo banco di memoria. Si consideri però che le applicazioni solitamente sono costruite per utilizzare una parte predefinita di memoria quindi la scelta dei 4 Gbytes è sufficiente per gran parte degli utenti. Se la scheda madre utilizza memoria più veloce dei classici 1333 MHz., sono disponibili memorie da 2011 Mhz. in su.

Gli hard disk sono oggi disponibili in tre tipologie : Rotativi standard, SSD allo stato solido, Ibridi (una parte rotativa di capacità maggiore e una piccola parte in SSD).
Ricordiamo che gli SSD sono più costosi e più limitati nella capacità di memoria (solitamente 128Gb. o 256Gb.) ma essendo molto-molto veloci sono indicati per installare i sistemi operativi (per avvi super-rapidi), per la cache dei dischi o per il data mining. I dischi SSD possono essere di tre tipi : formato 2,5″ (quello dei notebook) con interfaccia SATA III, oppure il nuovo standard M.2 che si installa direttamente sulla scheda madre dei nuovi desktop, notebook o NUC. Questi ultimi si dividono in M.2 SATA e in M.2 NVM che si interfacciano direttamente con il bus PCI-Express anziché impegnare il bus I/O SATA rendendo l’accesso molto più veloce. I dischi rotativi sono disponibili in taglie da 1Tb, 2Tb e 3 T., 4 Tb.  sino a 10 Tbytes.  Si deve fare attenzione alla marca e tipologia, alcuni sono adatti per l’utilizzo come desktop, alcuni per workstation e server ed altri ancora per l’utilizzo 24h/24h in ambito SAN/NAS.

I dischi non sono tutti uguali
 quindi meglio farsi consigliare dagli esperti!

I dischi SSD esistono in formato 2,5″ sATA e M.2 sATA e NVMe PCI-express…

Unità ottiche e schede aggiuntive

L’unità ottica non è più indispensabile in un computer assemblato in quanto la distribuzione di programmi e videogiochi ormai avviene solo via internet e la visione di film in streaming video.

E’ però ancora richiesto per la consegna di filmati o dati dove non è possibile utilizzare altri sistemi quali hard disk o pen drive come nel caso di distribuzione di supporti a perdere. 

Le schede aggiuntive in bus PCI, PCI express sono quasi scomparse in ambito SOHO e casalingo tanto da non essere più considerate espansioni necessarie a dispetto di multi-slot PCI-express per schede video presenti sulle scheda madri più importanti e votate alla grafica. L’unica eccezione, solitamente risolta con l’utilizzo di dongle USB, è la crescente richiesta di connettività di rete wireless. Le schede PCI sono scomode e spesso è più conveniente ed adeguata la soluzione esterna USB

I masterizzatori DVD stanno diventando obsoleti

Scheda video

I nuovi processore Core i3, i5 e i7 di sesta e settima generazione incorporano già un ottimo processore grafico che solitamente incontra le richieste della maggior parte dell’utenza. Chiunque abbia mai utilizzato il personal computer per i videogiochi di ultima generazione è a conoscenza dell’importanza della scheda video, del processore grafico e della memoria VRam. E altrettanto bene è conscio delle differenze tra un video GPU e un’altra e la differenza di prezzo che questo comporta.

I costi delle schede video partono da una trentina di euro per una all-purpose sino ai 600-700 euro per i mostri multi-core che assicurano prestazioni al limite della realtà. La capacità di memoria RAM dedicata alla scheda video, che nei PC con scheda integrata viene sottratta alla memoria RAM generale, varia dai 1Gb. sino a 2, 4, 6 o 8Gb Gbytes ma non è direttamente proporzionale alla resa del videogioco o dell’applicazione CAD.
E’ più importante la velocità della Ram video piuttosto che la sua dimensione. Allocare 2 Gbytes di memoria video quando l’applicazione non ne utilizza più di 256Mb. può addirittura essere peggiorativo in termini di prestazioni.

Discorso diverso e più complicato da affrontare è la scelta per chi desidera un computer assemblato per l’utilizzo professionale CAD/CAM. In questo caso è da preferire una scheda dedicata a tale ambito anche se risulta inferiore in termini di prestazioni rispetto ad una scheda gaming; Infatti è molto importante disporre di una scheda stabile, supportata e con driver robusti e aggiornati che è appannaggio delle soluzioni di questo settore. La parte di leone delle schede professionali è di fatta da nVidia con i processori della famiglia Quadro e Tesla.

Le schede video sono importantissime per le applicazioni 3d e il gaming.

I monitor

I monitor, scelta altrettanto importante, si dividono in due famiglie per cui il rapporto base/altezza condiziona la tipologia. Il rapporto 4:3 con risoluzione nativa 1280×1024 è la scelta più standard ma ormai sta’ scomparendo dal mercato. Al momento sono disponibili solo il formato 19″ e sono richiesti esclusivamente dagli utenti business.
La scelta del formato widescreen nel formato 16:9 o 16:10 – è molto più ampia. Si parte dall’entry-level da 18.5″ (solitamente citati per comodità come 19″) con risoluzione 1366×768 passando per la dimensioni divenuta la più comune del  ventidue pollici (risoluzioni 1920×1080 per il 16:9 e 1920×1200 nel formato 16:10) oppure – per chi desidera uno schermo ancora più grande, il formato 24″ (solitamente Full-HD 1920×1080) o – per chi vuole esagerare – il gigantesco 32″.
Nel panorama dei display a grande formato, dai 24 pollici in su, sono apparsi le nuove definizione 2k (2560×1440) e 4k (3840×2160). Nel caso si desiderasse optare per monitor ad altissima definizione (UHD) è necessario verificare che il computer supporti questa risoluzione. Le nuove schede madri di 7′ e 8′ generazione lo supportano anche senza l’installazione di una scheda video dedicata.

 

Anche se al momento i pannelli sono molto simili tra di loro, la scelta del monitor deve essere fatta verificando le caratteristiche secondarie quali la connettività (VGA, DVI, HDMI e Display Port preferendo quest’ultime tre che hanno standard digitali), la presenza di casse sonore, HUB usb e webcam. Mentre, per le esigenze di grafica professionale, è auspicabile la scelta di modelli IPS (tecnologia LCD sviluppata da Hitachi nel 1996 per migliorare l’angolo di visione e la riproduzione dei colori dei pannelli TN).

 

Un monitor di nuova generazione LED consuma molto meno rispetto ai predecessori.

Un ultimo, ma non ultimo, fattore da vagliare è la serietà dell’azienda che assembla e commercializza il personal computer. E’ importante che i commerciali e i suoi tecnici abbiano la competenza necessaria per farlo e che la stessa garantisca l’assistenza post-vendita (nei termini della garanzia e anche successivamente) nei tempi e modi adeguati.

Come sono solito a ripetere da anni…

il computer assemblato è pari ad un dolce….

Ti chiedi perché un dolce può costare dai 5€ ai 30€ al chilo? E’ per la saggezza nella scelta degli ingredienti, la cura nel mescolare i sapori e l’attenzione nella loro cottura…

E’ strano che si accetta più volentieri di spendere molto per un dolce artigianale di pasticceria – rispetto ad un dolce confezionato industrialmente – piuttosto che investire un po’ di più nell’acquisto di un personal computer ad-hoc. Occorre ricordare che il dolce si è bello che mangiato e digerito in pochi minuti (e pure ingrassa…) mentre un computer garantisce qualche anno di divertimento o di lavoro… 🙂

Sul sito istituzionale di Compumania è presente un configuratore per aiutarti nella scelta del tuo prossimo computer…

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